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Domenica sono stato svegliato dal rumore dei tamburi e dai canti che venivano da una delle ciese del villaggio, la piu vicina a noi. erano le 6 di mattina ed il sole doveva ancora illuminare con i suoi raggi la domenica di Pasqua. Ci dovevano essere almeno 100 persone che acclamavano e festeggiavano, visto il gran frastuono che veniva da quella parte. Sono uscito dalla mia tenda, ma dovevo comunque alzarmi per andare nella clinica per somministrare alcuni farmaci ad una donna arrivata proprio quella notte.
Verso le 8,30 ho visitato per la prima volta la chiesa evangelica del villaggio. siamo arrivati quando l'incontro era gia cominciato, ma io e Peter, un ragazzo olandese, abbiamo camminato per una buona mezzora prima di raggiungere la chiesa. Erano solo le 9 ma il sole a malapena si poteva sopportare. Abbiamo riconosciuto la chiesa dalla croce rossa che era posizionata sul tetto, abbellita da alcune lampadine disposte sul legno, ma visto che non c'e la corrente nel villaggio, credo che siano state messe li solo per estetica. i bambini stavano cantando nella scuola domenicale, in una capanna strapiena adiacente al locale di culto, i loro canti quasi coprivano completamente la voce del pastore che predicava. Il messaggio era in arabo. c'erano una cinquantina di persone ma molte altre continuavano ad aggiungersi durante il culto.fortunatamenteun ragazzo che lavora con noi nella clinica e venuto a sedersi accanto a noi per tradurci alcuni passaggi di cio che veniva predicato. E' stata una domenica di Pasqua certamente diversa dalle altre!
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