lunedì 3 dicembre 2007

Dieci mesi sono passati......



La fedelta’ di Dio
Fra un paio di mesi torno di nuovo a casa... Oggi posso testimoniare di nuovo la fedelta’ di Dio durante questo tempo in Africa: una regione sperduta nel Sudan e’ stato il posto scelto da Dio; servire e’ stata la chiamata; Melut e’ stato il mio villaggio; i dinka e i shilluk, i Nuer e i Bor sono state le tribu’ da aiutare e raggiungere; la clinica e’ stato il mio posto di lavoro; Medair con i miei colleghi (e fratelli) e’ stata la mia famiglia. Cominciare da zero in una zona remota chiamata Upper Nile, cioe’ Nilo superiore; far si che questa gente potesse avere la possibilita’ di ricevere accesso a semplici cure mediche, ad acqua potabile, ricevere una pentola o una coperta, un telo per il tetto della capanna, per ripararsi meglio durante la stagione delle piogge..e quant’altro. Questo ha comportato vivere fra questa gente, frequentare la chiesa locale. In altre parole essere luce e sale, essere e fare: questa e’ stata la sfida.


“Io ti istruiro e ti insegnero’ la via per la quale camminare, io ti consigliero’ e avro’ i miei occhi su di te... “( salmo 32:8)

Vivi un giorno alla volta.
Sto imparando a vivere un giorno alla volta perche’ e’ cosi che Dio vuole. ( Matteo 6:34). Sto imparando a non rimandare quello che posso fare oggi pretendendo che ci sia certamente un domani. Sto imparando a capire che oggi posso raccogliere solo quello che ieri ho seminato. E ieri forse era un “oggi” rimandato.
Dio nella creazione ha creato un giorno alla volta. Poteva fare tutto in un giorno ma non lo ha fatto.
Molte volte quello che Dio ha in serbo per noi giorno per giorno rimane un’incognita. Mi sveglio sapendo che c’e davanti un giorno diverso da ieri. Che porta con se’ gioie, opportunita’, sacrifici, e incognite. Del resto cammino per fede, non per visione, cammino scegliendo ogni giorno di essere un amministratore di cio’ che Dio mi ha dato. Decido ogni giorno di vivere per Lui. Decido chi servire, chi ascoltare, chi innalzare, chi invocare, chi essere. E l’essere, mi spinge a fare, ad adoperarmi, all’AZIONE( per usare il tema di gens di quest’anno... )

“Getta il tuo pane sulle acque ed un giorno lo ritroverai”.
Questo e’ un verso strano. Il pane in Sudan e’ molto buono, e prezioso. E’ una delle cose piu’ buone (e piu o meno pulite) che puoi acquistare nel mercato. Ha la forma di una schiacciata tonda appena lievitata con un odore irresistibile specialmente quando e’ caldo. Se hai il pane tutto il resto e’ secondario. Nessuno butta il pane qui, sarebbe come un peccato mortale.
Ma ritornando al verso, perche dovrei buttare il mio prezioso pane “sulle acque”? sperando che qualcuno un giorno possa trarne beneficio? E’ forse un seminare oggi per raccogliere domani? E’ mai possibile che io possa rirovare il pezzo di pane che ho gettato sulle acque tanto tempo fa? E nel caso qualcuno lo travasse, come fa quel qualcuno a sapere che sono stato io a gettarlo? ( la maggior parte delle volte voglio che qualcuno riconosca il sacrificio che ho fatto...)
Il Padre sa. Il Padre chiede. Chiede chi e’ disposto a donare senza pretendere di ricevere nulla in cambio, e sa anche a chi indirizzare le benedizioni dopotutto. Allora io non decido a chi dare, ma solo se voglio dare! Dio usera’ il mio pane nel migliore dei modi. (Come fece con i pani ed i pesci). Io decido solo se voglio dare cio’ che e mio, “gettarlo” via per uno scopo. Io decido se voglio servire.

Io so in chi ho creduto.
Certo, lo so bene. Ho creduto e credo nel mio Dio onnipotente che mi ha salvato, che si prende cura di me e si preoccupa di ogni dettaglio. Non esiste il caso nella mia vita. Non esiste situazione che abbia vissuto o che stia vivendo, che non sia posta da Dio per farmi crescere nell’amore, nella pazienza, nella fiducia, nella disciplina. Ho creduto nel Dio che mi ha preparato una dimora celeste e che mi vuole indaffarato per “le cose di sopra”.

“Signore, parla che il tuo servo ascolta”.
Samuele era un servo del Signore pronto ad ascoltare. Io il piu’ delle volte ho l’atteggiamento opposto a quello di Samuele, dico” Signore ascolta perche il tuo servo qua ti sta parlando.. E spendo il mio tempo di preghiera a dirgli quello che Dio gia’ sa, invece di ascoltare quello che io non so e che Dio vuole comunicarmi. Voglio imparare a trasformare il mio tempo di preghiera in tempo di ascolto. Un giorno leggevo questo: “piu’ intimamente conosciamo Dio, piu’ chiaramente saremo capaci di vedere il suo scopo nelle circostanze che viviamo nella nostra vita e nella vita degli altri. Questa e’ la chiave per allineare la nostra volonta’ con la Sua, allineare le nostre preghiere al suo scopo”.


“..Ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù. Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi... Soltanto, dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via”.

6 commenti:

CHRISTIAN & SABA ha detto...

ei fratello nn che amico....
e' bello vedere la profondita' e maturita' delle tue parole,trasmettono tutto quello che hai vissuto.dio ti sta' premiando per tutta la tua umilta' e continuera' a farlo e ti rendera' grande davanti agli uomini,anzi ti dico che sei gia' grande niente di tutto quello che sto' facendo e minimamente comparabile al tuo lavoro....
sei sempre stato il mio appoggio ,sostegno ed esempio sono fiero di essere tuo amico e spero di poter passare un po' di tempo insieme davanti ad una pizza ed una "bionda " peroni:)che dio continui a strastrastrabenedirti un abbraccio....CHRIS......

Nico ha detto...

Ciao Chris, grazie per quello che hai scritto..
spero di fare presto un'altra bella chiacchierata con te.. allora alla prossima- ps. lo sai, io posso portare le pizze, tu porta.. il resto!

Wendy van Amerongen ha detto...

mmm... Or I have to do a speed-course Italiano, or you have to translate for me a bit... I'm really curious what this blog is about and get "bits & pieces", but not the whole... :-)
Have a good R&R!!

Anonimo ha detto...

Ciao Niko...queste parole mi hanno colpita e "affondata"..è la tua vita che esprime il loro significato più profondo.Dio continui a benedirti!

Anonimo ha detto...

� bellissimo ascoltare la voce di Dio e imparare sempre di pi� da Lui. siamo pi� forti e coraggiosi nell'affrontare il futuro con le sue incognite e le opportunit�. continua cos� fratellone. posso unirmi anche io alla pizza e birra?? dio benedica te e le persone che incontrerai nel tuo cammino. a presto nico! baci vale

Anonimo ha detto...

Che dire dopo aver letto cosa hai scritto c'è da rimanere senza parole la cosa che mi fa restare ancor di più senza parole è che tutto ciò tu lo vivi non sono solo parola ma è la tua vita.ho tanto da imparare da te.GRAZIE xchè x me sei un esempio di servo di CRISTO.